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Inizia la fase 2 ora bisogna convivere con il virus

Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus. Dobbiamo essere consapevoli che nella fase 2 la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del paese. Il rischio c’è, dobbiamo affrontarlo con metodo e rigore”. Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che in serata ha firmato il nuovo Dpcm con le nuove misure per la graduale uscita dal lockdown. Le disposizioni saranno valide fino al 17 maggio prossimo.

“Questo piano parte dal 4 maggio, è ben strutturato, ben articolato, ben pensato. Dovremo adottare precauzione e utilizzare dispositivi di protezione. Il commissario Arcuri con ordinanza interviene per calmierare i prezzi delle mascherine: non vogliamo distorsioni, vogliamo un prezzo equo. C’è il forte impegno del governo a eliminare completamente l’Iva, il prezzo dovrebbe essere attorno a 0,50 per le mascherine chirurgiche”, accenna Conte, prima di soffermarsi sull’Europa e sul Recovery Fund, “uno strumento innovativo che offrirà ai paesi più colpiti, purtroppo anche l’Italia, l’opportunità di percorrere una strada più rapida per l’impresa nel segno della solidarietà. Il sistema Italia ha sollecitato questa risposta e l’ha ottenuta: io sono la punta di questo sistema ma se non avessimo dato prova di orgoglio, carattere e dignità a livello internazionale non avremmo ottenuto questo risultato. Ora bisogna trasformare questa volontà politica in un lavoro tecnico, questo strumento va riempito di consistenza economica e bilanciato, affinché sia disponibile subito ai paesi colpiti”.

Stiamo lavorando alle misure economiche, alcuni di voi sono ancora insoddisfatti. Sinora è stato compiuto uno sforzo straordinario”, dice snocciolando i numeri delle richieste processate. “Ci sono alcuni ritardi e mi scuso personalmente, è una situazione senza precedenti: questa mole di domande veniva trattata dall’Inps in 5 anni. Buona parte è stata evasa ora in un solo mese”, dice. “E’ necessario il contributo delle regioni, che devono far pervenire i flussi e completare il patrimonio informativo. Col nuovo decreto da 55 miliardi abbiamo più fondi per gli autonomi, aiuti concreti a categorie più fragili. Stiamo sperimentando la possibilità di rinnovare automaticamente il bonus da 600 euro”.

Capitolo imprese: “Questo paese non riparte se non punta sulle imprese. Ci saranno più finanziamenti, anche a fondo perduto, contributi per gli affitti e tagli delle bollette. Non lasceremo da soli gli operatori del turismo, avranno bisogno di una robusta iniezione di fiducia e di sostegno da parte del governo. Stiamo preparando anche un altro decreto sblocca-paese.

“Grazie ai sacrifici fatti stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia, è un grande risultato se pensiamo che nella fase più acuta l’epidemia sembrava sfuggire ad ogni controllo. Avete manifestato tutti, da nord a sud, forza, coraggio, senso di responsabilità, di comunità”, afferma.

“Nella Fase 2 sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza, sarà fondamentale il comportamento di ciascuno di noi. Se vuoi bene all’Italia, devi evitare il rischio che il contagio si diffonda: bisogna rispettare la distanza di sicurezza. Anche nelle relazioni familiarei, con i parenti, bisogna rispettare questa precauzione. Gli scienziati e gli esperti ci dicono che almeno 1 contagio su 4 è nelle relazioni familiari”, prosegue il premier.

“Vogliamo tutti che il paese riparta, l’unico modo per convivere con il virus è non ammalarci. Se non rispettiamo la distanza e le precauzioni, la curva risalirà e andrà fuori controllo. Aumenteranno i morti e avremo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia, permettetemi di dirlo, mantieni le distanze”, ripete. “Il governo dovrà vigilare e dovrà essere pronto a intervenire in maniera tempestiva se la curva epidemiologica dovesse diventare critica. Abbiamo predisposto un meccanismo per tenere la curva sotto controllo e intervenire -prosegue-. Stiamo affrontando una prova molto dura, anche nei prossimi mesi”.

“Ci aspetta una sfida molto complessa, mi rendo conto che molti di voi dopo settimane di rinunce e privazioni vorrebbero un allentamento delle misure: potremmo reagire negativamente, potremmo affidarci alla rabbia, potremmo cercare un colpevole e prendercela con chiunque ci capiti a tiro. In famiglia, con l’Europa, con il governo, con le regioni. Oppure possiamo scacciare la rabbia e pensare a cosa ciascuno di noi può fare per risollevare questa comunità”, dice ancora.

“Dobbiamo rimboccarci le maniche, il governo farà la sua parte. Serve una stagione intensa di riforme, deve essere l’occasione per cambiare le cose che non vanno da tempo. La squadra dei ministri non si tira indietro. Ci siamo battuti, ci battiamo e ci batteremo in Europa e in Italia”.

Nuove misure dal 4 maggio, ecco cosa cambia

“Le misure entreranno in vigore il 4 maggio, fino al 18 maggio”. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, illustra il contenuto del prossimo dpcm che introduce alcune modifiche nelle misure di contenimento dell’epidemia di coronavirus.

 “Noi riapriamo: dal 4 maggio riapre la manifattura, le costruzioni e tutto l’ingrosso funzionale ai due settori”, annuncia il premier. “La riapertura è consentita sul presupposto che le aziende rispettino i protocolli di sicurezza sul luogo di lavoro. Ne abbiamo elaborato uno ancor più rigoroso. Il messaggio per queste aziende è: iniziate a lavorare, perché prima del 4 maggio vi verranno consentite per preparare i luoghi di lavoro in conformità con il protocollo”. Altri due protocolli, evidenzia il premier, regoleranno trasporti e cantieri. Il 18 maggio è prevista la riapertura del commercio al dettaglio funzionale ai settori manifatturiero e delle costruzioni.

“All’interno della regione gli spostamenti sono consentiti per “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute. Si aggiunge la possibilità di spostamenti mirati per far visita a congiunti. Siamo consapevoli che molte famiglie sono state separate, vogliamo consentire visite mirate nel rispetto delle distanze, con uso di mascherine e divieto di assembramento. Non sono consentiti party familiari e ritrovi”. Rimane il divieto a spostarsi in altre regioni, se non per ragioni lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. “Introduciamo una regola più stringente per coloro che presentano una sintomatologia respiratoria e febbre superiore ai 37,5: non è più raccomandato, ma devono rimanere presso il proprio domicilio, limitare al massimo i contatti sociali e avvertire il medico curante”, afferma il premier.

Consentiamo l’accesso a parchi, ville e giardini pubblici condizionato al rigoroso rispetto delle distanze e all’adozione di misure per contingentare gli ingressi. I sindaci potranno disporre la chiusura delle aree se non sarà possibile assicurare il rispetto di queste misure”, aggiunge.

Capitolo attività sportiva: “Ci si potrà allontanare dalla propria abitazione, se si tratta di attività sportiva più dinamica bisogna rispettare una distanza di 2 metri. Se è semplice attività motoria, un metro”.

“Per quanto riguarda le cerimonie funebri, c’è stata una serrata interlocuzione con il comitato tecnico scientifico che è apparso molto rigido su questo fronte. C’è stata un’apertura. Ha addolorato tutti, non solo me, assistere a molti decessi senza la possibilità di un ultimo gesto di raccoglimento e di una preghiera. Dal 4 maggio saranno consentite cerimonie funebri con la presenza al massimo di 15 congiunti, con l’uso di mascherine e nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, possibilmente all’aperto”, dice il presidente del Consiglio. “Voglio ringraziare la Cei e tutte le persone che hanno una particolare sensibilità religiosa, la libertà di culto è un diritto fondamentale. Comprendo la sofferenza che tutto questo sta procurando. Confido di poter confezionare con il comitato tecnico-scientifico un pacchetto di prescrizioni che ci consenta di allargare all’apertura di altre cerimonie religiose”.

Bar e ristoranti: “Dal 4 maggio sarà consentita attività di ristorazione da asporto. Nessun assembramento, il cibo si consumerà a casa o in ufficio”. Il 18 maggio è prevista la riapertura di musei e biblioteche. Il primo giugno “vorremmo riaprire più ampiamente bar, ristorazione, barbieri, parrucchieri, centro di massaggio: ci prendiamo qualche giorno in più per adottare ulteriori cautele che comunicheremo per tempo”.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL DPCM

Spiderluca
Classe 1977, studi Giuridici ed Informatici. Appassionato di tecnologia e del web fin dai primi anni 90, ha lavorato con i computer per oltre vent'anni ed ancora oggi non smette mai di voler imparare qualcosa di nuovo. Webmaster, tecnico informatico, un passato in HP e titolare di alcuni siti e-commerce italiani.
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