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Informazioni Sul Nuovo Coronavirus

CORONAVIRUS : Cos’è, come nasce, cosa fa.

Il SARS-CoV-2 (sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2; acronimo dall’inglese severe acute respiratory syndrome coronavirus 2), chiamato anche nuovo coronavirus nCoV-2019 e conosciuto anche come coronavirus di Wuhan,è un virus facente parte del genere betacoronavirus (e famiglia Coronaviridae) scoperto intorno alla fine del 2019. Il virus è stato sequenziato genomicamente dopo un test di acido nucleico effettuato su un campione prelevato da un paziente colpito da una polmonite, di cui non si conosceva la causa, all’inizio dell’epidemia del 2019-2020 a Wuhan (Hubei). Questo virus è stato paragonato alla SARS ed ha un tasso di mortalità cmopreso tra lo 0.9% ed il 3% secondo gli studi ancora in corso.

PANORAMICA


Il Coronavirus nCoV-ARD è un ceppo virale appartenente alla famiglia dei coronavirus che formano una vasta famiglia di virus e sono responsabili di patologie che vanno dal raffreddore comune a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). I coronavirus sono una vasta famiglia di virus, ma solo sei (229E, NL63, OC43, HKU1, MERS-CoV, SARS-CoV) erano precedentemente noti per la capacità di infettare le persone; quindi il 2019 nCoV-ARD è il settimo. La sostanziale differenza dai precedenti è il periodo di incubazione, che va da 3 a 14 giorni in cui non provoca alcun sintomo. Il 26 gennaio, Ma Xiaowei (ministro in carica per la Commissione Nazionale di Sanità cinese) ha dichiarato che “il nuovo coronavirus è contagioso, seppur limitatamente, anche nel suo periodo di incubazione, che dura fino a 14 giorni”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che il tasso netto di riproduzione della trasmissione del virus da uomo a uomo sia tra 1,4 e 3,8. Questo valore indica il numero di altre persone a cui un paziente appena infetto può trasmettere la malattia, qualificando dunque il nuovo 2019-nCoV-ARD come infettivo quanto il SARS-CoV del 2002. Durante una conferenza di aggiornamento del 29 gennaio 2020, l’organizzazione Mondiale della Sanità fa sapere che il metodo di trasmissione non è solo diretto, ma anche indiretto per contatto

STORIA

Sebbene si supponga che le prime infezioni siano avvenute già qualche mese prima, i primi 59 casi sospetti sono stati registrati tra la fine di dicembre 2019 e l’inizio di gennaio dell’anno successivo e tra questi l’infezione è stata confermata in 41 pazienti. 30 (73%) di questi erano uomini e l’età media era di 49 anni; quasi un terzo (32%) presentava una patologia di base pregressa, tra cui otto con diabete, sei con ipertensione e sei con malattie cardiache. Due terzi di questo primo gruppo erano stati esposti al mercato all’ingrosso dei frutti di mare di Huanan. I sintomi riportati tra loro sono stati: 40 (98%) con febbre, 31 (76%) con tosse e 18 (44%) con dolori muscolari e stanchezza. Sintomi meno frequenti includevano tosse con espettorato o emottisi, mal di testa e diarrea. Circa la metà del gruppo presentava carenza di respiro e per 13 è stato necessario il ricovero in terapia intensiva. L’esame tramite tomografia computerizzata effettuato su tutte le 41 persone contagiate ha rivelato la presenza di polmonite. Le complicanze includevano 12 pazienti con sindrome da distress respiratorio acuto, cinque con danno cardiaco acuto e quattro con infezione secondaria.
Il 20 gennaio 2020 la trasmissione da uomo a uomo è stata confermata a Guangdong, in Cina, da Zhong Nanshan, capo del gruppo della commissione sanitaria che indagava sull’epidemia, rivelando che avviene attraverso le mucose di occhi, naso, bocca o contatto.
Verso la fine di gennaio 2020 il virus si è diffuso a Bangkok (Thailandia), Tokyo (Giappone), Seul (Corea del Sud), Cina (Continentale), Dayuan (Taiwan), Hong Kong, Macao, in Malesia, Giappone, Stati Uniti, Vietnam, Singapore, Francia, Germania, Australia, Canada, Nepal, Cambogia, Sri Lanka, Italia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Spagna.
Alle 24:00 del 1º febbraio 2020, la Commissione Nazionale di Sanità (istituzione cinese) indicava: 14 411 casi confermati di cui 2 011 considerati gravi, 304 decessi, 328 pazienti guariti e dimessi, 19 544 casi sospetti. 118 478 persone sono sotto osservazione medica

Il 22 gennaio 2020, il Journal of Medical Virology ha pubblicato un rapporto con analisi genomica che riflette che i serpenti nell’area di Wuhan sono “il più probabile serbatoio di animali selvatici” per il virus, ma sono necessarie ulteriori ricerche. Stando ad alcune ipotesi, il virus avrebbe mutato prima dai pipistrelli e dopo i serpenti si sarebbe diffuso tramite un vettore sconosciuto.




Trasmissione e serbatoio biologico

Sebbene non siano ancora del tutto chiare le modalità di trasmissione del virus è stato confermato che è in grado di passare da uomo a uomo. Un funzionario della sanità pubblica nello stato di Washington negli Stati Uniti ha osservato che i coronavirus vengono trasmessi principalmente “attraverso uno stretto contatto con un altro individuo, in particolare tossendo e starnutendo su qualcun altro che si trova entro un raggio tra circa 1-2 metri da quella persona”.Si ritiene, infatti, che nella maggior parte dei casi la diffusione tra persone avvenga attraverso le goccioline respiratorie emesse da un individuo infetto mediante tosse o starnuti che, successivamente, vengono inalate da un soggetto sano che si trovi nelle vicinanze. Non è chiaro se sia possibile infettarsi dal virus anche dopo aver toccato superfici od oggetti ove sia presente portando poi le mani verso la propria bocca o verso il naso o gli occhi.
Sebbene i virus respiratori siano trasmissibili solitamente quando il soggetto malato presenta anche i sintomi, sembrerebbe che il SARS-CoV-2 possa diffondersi anche in occasione di un contatto ravvicinato con un paziente asintomatico. Si stima che il tasso netto di riproduzione della trasmissione del virus da uomo a uomo sia tra il 1,4 e il 3,8. Tale valore indica il numero di altre persone a cui un paziente appena infetto possa trasmettere la malattia. Secondo quanto riferito, il nuovo coronavirus è stato finora in grado di trasmettersi in catena fino ad un massimo di quattro persone.

Il 22 gennaio 2020, alcuni scienziati avevano pubblicato un articolo che, dopo aver esaminato “umani, pipistrelli, galline, ricci, pangolini e due specie di serpenti”, concludeva che il SARS-CoV-2 “sembra essere un virus ricombinante fra il coronavirus del pipistrello e un coronavirus di origine sconosciuta” … e … “tra gli animali selvatici il serpente è il serbatoio più probabile per il SARS-CoV-2” da cui poi viene trasmesso agli umani.

Non è ancora stato confermato quale possa essere il serbatoio naturale del SARS-CoV-2 nella fauna selvatica e l’ospite intermedio che lo ha trasmesso agli esseri umani. È stato invece confermato che il virus riesca ad entrare nella cellula umana attraverso il recettore ACE 2, come il virus SARS

Si consiglia quindi di evitare, quando possibile, abbracci e strette di mano, e di mantenere la distanza di un metro dalle altre persone. Evitare anche gli scambi di bottiglie, bicchieri in particolare durante attività sportive e non. Lavarsi spesso le mani e trattare le superfici con igienizzanti a base di alcol o candeggina/ammoniaca, evitare anche luoghi chiusi ed affollati.

Chi ha febbre – anche solo poche linee e anche se non è stato nelle zone a rischio contagio o non ha mai avuto contatti con possibili positivi – è invitato a restare in casa ed evitare rapporti sociali. Questo vale per tutta la popolazione di qualsiasi fascia di età. Si raccomanda poi di starnutire o tossire all’interno di un fazzoletto, evitando il contatto delle mani con le secrezioni.

Spiderluca
Classe 1977, studi Giuridici ed Informatici. Appassionato di tecnologia e del web fin dai primi anni 90, ha lavorato con i computer per oltre vent'anni ed ancora oggi non smette mai di voler imparare qualcosa di nuovo. Webmaster, tecnico informatico, un passato in HP e titolare di alcuni siti e-commerce italiani.
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