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Fatti importanti di oggi 9 Marzo 2020 sul Coronavirus

Lombardia, 66 morti in un giorno

Sale a 333 il numero dei morti in Lombardia per coronavirus, di cui 66 nelle ultime 24 ore. E l’ultimo bilancio fornito dalla Regione Lombardia. Numeri ancora in crescita per i contagiati da coronavirus: sono 5.469, dato cresciuto di ben 1.280 unità. Le persone ricoverate in terapia intensiva raggiungono così quota 440, annuncia l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, 41 unità in più rispetto solo a ieri. Gli ospedalizzati sono complessivamente 2.802, anche in questo caso in crescita di 585, mentre i dimessi sono stati 646.

Il paziente 1 ha iniziato a respirare da solo

“Il paziente ‘uno’ e’ stato trasferito dalla terapia intensiva a quella sub intensiva. E’ stato cioe’ ‘stubato’ in quanto ha iniziato a respirare autonomamente”. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Si tratta del 38enne, noto appunto come ‘paziente 1’, la cui moglie incinta è già stata dimessa

Lazio, 97 casi positivi

Sono 97 nella Regione Lazio i casi positivi al Covid-19, oltre i 3 guariti. Di questi, 31 sono in isolamento domiciliare, 55 sono ricoverati non in terapia intensiva e 8 sono ricoverati in terapia intensiva. Lo comunica sui social l’assessorato alla Sanità e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio. 

Prime due vittime in Germania

Prime due vittime per il coronavirus in Germania. Lo hanno reso noto le autorità tedesche. La notizia dei due decessi legati al coronavirus è arrivata dal distretto di Heinsberg e dalla città di Essen. Quest’ultimo caso riguarda una paziente di 89 anni alla quale era stato diagnosticato il contagio martedì’ scorso. Sull’altro caso, le autorità interpellate da Focus.de non hanno voluto comunicare dettagli del paziente.

Sono intanto fra 4 mila e 5 mila le persone messe in isolamento nelle loro case nello stato del Brandeburgo per contenere il contagio, dopo che gli insegnanti di un liceo di Neusdadt-Dosse hanno avuto contatti con una donna residente a Berlino risultata positiva al nuovo coronavirus. L’ordine è stato emesso dalle autorità locali. E coinvolge i 730 studenti iscritti del liceo, l’intero corpo docente e il resto del personale, e i loro familiari, ha precisato il portavoce, Dieter Fuchs, in una intervista all’agenzia di stampa Dpa.

Dei 48 casi di contagio da coronavirus emersi a Berlino, una grossa parte sarebbe riconducibile ad una serata in un locale. Dopo il test che ha accertato l’infezione per uno degli ospiti del Club ‘Trompete’, sono emersi altri 16 casi riguardanti persone che si trovavano all’interno del locale la stessa sera. A renderlo noto sono state le autorità sanitarie locali, che non escludono altri casi. Dopo che era emerso il primo caso le autorità avevano chiesto a chi si era recato nello stesso locale il 29 febbraio di restare a casa e contattare i servizi sanitari.

“Tutti noi possiamo fare qualcosa”. Il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, ha rivolto un nuovo appello ai suoi connazionali, esortandoli a collaborare nello sforzo per il contenimento del coronavirus. “Tutti devono collaborare al suo rallentamento. A tutela di quanti sono a rischio, come gli anziani e i malati cronici”. Un rallentamento dell’espansione del virus importante anche per consentire al sistema sanitario di gestire nel modo migliore le sfide che ha di fronte. E per collaborare, ciascuno si deve chiedere “a cosa posso rinunciare e a cosa no”.

In una conferenza stampa tenuta con il direttore del Robert Koch Institut e con un virologo dell’ospedale universitario Charité di Berlino, Spahn ha esortato i tedeschi a spostarsi meno possibile, a lavorare da casa se in condizione di farlo, ad evitare i mezzi pubblici andando a piedi o in bicicletta dove possono, e a rivolgersi ai medici in caso di sospetto contagio. Alle 14 i casi nel paese erano 1153. Spahn ha quindi spiegato di non essere favorevole alla chiusura delle scuole, perché questo impedirebbe a decine di migliaia di persone che lavorano nel sistema sanitario di andare al lavoro.

237 morti in Iran

L’Iran conferma la morte di altre 43 persone a causa della diffusione del coronavirus e in totale nella Repubblica Islamica il bilancio ufficiale parla ormai di 237 vittime. I nuovi dati confermati dalle autorità di Teheran registrano un totale di 7.161 casi di infezione. Sono invece 2.394 le persone dichiarate guarite.

Il portavoce del ministero della Sanità, Kianush Jahanpour, ha spiegato che nelle ultime 24 si sono registrati 595 nuovi casi, un numero inferiore di infezioni rispetto ai giorni scorsi. Le aree più colpite restano quelle delle province di Teheran e Qom, dove sono stati segnalati i primi casi di coronavirus in Iran.

Francia 1.126 casi

La Francia rimane nella “Fase 2”, vale a dire che la priorità delle autorità è “fare tutto il possibile per rallentare la diffusione del virus”. E’ quanto è stato deciso nella riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale che si è tenuto nella notte, nel quale è stato fatto il punto della situazione sul contagio nel Paese. Con 1.126 persone infettate e 19 decessi, per lo più anziani, la Francia rimane il Paese europeo più colpito dopo l’Italia e poco prima della Germania. Al termine della riunione, riportano i media francesi, il ministro della Sanità Olivier Véran ha annunciato il divieto per i raduni oltre le 1.000 persone. Ulteriori dettagli verranno messi a punto dai vari ministeri e dai prefetti. 

 564 casi in Usa: contagi in 34 stati

Sono saliti a 546 i casi di coronavirus negli Stati Uniti. Lo rendono noto i Centers for Disease Control and Prevention, precisando che, oltre i 49 casi tra gli americani rimpatriati dall’estero ed i 21 a bordo della nave da crociera Grand Princess, gli altri 494 sono stati registrati in 34 stati e nella capitale Washington. California, lo stato di Washington e New York hanno finora il numero maggiore di casi. I decessi sono 21, 18 nello stato di Washington, due in Florida ed uno in California.

51 morti in Corea del Sud

La Corea del Sud conferma altri 96 casi di coronavirus e in totale nel Paese le infezioni sono ormai quasi 7.500. Dai nuovi dati confermati dai Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc) e riportati dall’agenzia Yonhap risultano infatti di 7.478 contagi. Le vittime sono 51, per lo più anziani con patologie pregresse. La Yonhap parla di altre due persone morte nelle ultime ore, che però non sono state inserite nel bilancio ufficiale delle vittime del coronavirus. Le zone più colpite sono quelle di Daegu e del Gyeongsang Settentrionale.

Spiderluca
Classe 1977, studi Giuridici ed Informatici. Appassionato di tecnologia e del web fin dai primi anni 90, ha lavorato con i computer per oltre vent'anni ed ancora oggi non smette mai di voler imparare qualcosa di nuovo. Webmaster, tecnico informatico, un passato in HP e titolare di alcuni siti e-commerce italiani.
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