Sei qui
Home > News > Resto del Mondo > Coronavirus, in Germania rischio diventa ALTO

Coronavirus, in Germania rischio diventa ALTO

Le autorità sanitarie tedesche hanno modificato ad “alto” il livello di rischio rappresentato dall’epidemia di coronavirus in Germania. Il rischio era precedentemente al livello “moderato”. Il presidente del Robert Koch Institute, Lothar Wieler, ha spiegato che la decisione è dovuta all’aumento dei casi di contagio nel Paese e ai segnali di allarme lanciati dalle strutture sanitarie ed ospedaliere. La cifra di 500 persone ricoverate in ospedale in Germania con patologie legate al coronavirus potrebbe triplicare nei prossimi giorni. Ad affermarlo è Gerald Gass, presidente della Società tedesca ospedali (Dkg). “Gli esperti si attendono un aumento considerevole del numero delle persone infettate nei prossimi giorni. Se avremo ventimila casi di infezioni confermati, dobbiamo immaginare che anche 1500 persone positive dovranno essere curate in ospedale”. In questo caso – ha proseguito parlando con i media del guppo Funke – gli ospedali non sarebbero in sovraccarico, ma andrebbero creati più posti letto in terapia intensiva. “Attualmente abbiamo 28mila posti letto in terapia intensiva negli ospedali tedeschi. In due o tre mesi è possibile aumentare questi posti letto del 20%, ne avremmo dunque 34mila”. Intanto il ministero degli Esteri di Berlino ha avviato oggi una campagna di rimpatrio delle migliaia di cittadini tedeschi bloccati all’estero in virtù delle misure restrittive adottate dai vari paesi per limitare il diffondersi del coronavirus. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri Heiko Maas. L’operazione, ha precisato, verrà finanziata con un massimo di 50 milioni di Euro: tra i principali gruppi da rimpatriare figurano i turisti bloccati in Marocco, Filippine, Egitto, Maldive e nella Repubblica Dominicana. Maas ha parlato della campagna in termini di un “ponte aereo”.

Merkel annuncia misure “straordinarie”

Spero che la gente capisca l’importanza di queste misure”. Angela Merkel ha annunciato in diretta l’adozione di nuovi provvedimenti per bloccare la diffusione del coronavirus, misure “straordinarie”, che “cambieranno la nostra vita quotidiana” volute per “ridurre al minimo i contatti sociali” allo scopo di “ridurre il tasso di infezioni”. La cancelliera ha elencato tutte le novità in materia di commercio, turismo, tempo libero, esortando i connazionali a non recarsi in viaggio all’estero o anche all’interno del Paese, ha descritto restrizioni e chiusure per una serie di luoghi di ritrovo, dai bar, alle discoteche, ai musei, ai teatri, ai parchi alle palestre. Lo scopo è di mettere il sistema sanitario nazionale in condizione di gestire i casi più difficili, ha fatto presente la cancelliera auspicando il superamento “prima possibile” di una crisi del tutto unica, qualcosa che non si era mai visto nella storia della Repubblica federale tedesca. Il bilancio dei decessi legati al coronavirus in Germania si è aggravato: ad Amburgo un uomo di 76 anni ospite di una casa per anziani è morto venerdì, ma solo ieri è arrivata la notizia che gli era stata diagnosticata postuma l’infezione da coronavirus. Nel distretto di Heinsberg, nel NordReno Westfalia, nella notte sono morte due persone, di 94 ed 81 anni, ricoverate in ospedale. Entrambe soffrivano di precedenti problemi di salute. Lo scrive la ‘Bild’, ricordando che il numero dei decessi per coronavirus nel Paese è salito a 16.

AGGIORNAMENTO CASI 12 APRILE 2020

Germania, oltre 121 mila casi, 2.679 morti

La Germania ha registrato 121.368 casi confermati di coronavirus ed almeno 2679 morti. E’ quanto attesta un bilancio della Dpa elaborato sulla base dei dati forniti dai 16 lander. L’Istituto Robert Koch, che monitora le malattie infettive in Germania, stima che sono circa 60.200 i guariti, vale a dire quasi la metà delle persone finora contagiate. La regione con il maggior numero di casi è la Baviera, con 31.770 contagiati e 760 decessi, seguita dalla Reniana Nord Westfalia, con oltre 25.650 casi e 543 decessi ed il Baden-Wurtemberg con 23.900 infezioni e 641 decessi.
Spiderluca
Classe 1977, studi Giuridici ed Informatici. Appassionato di tecnologia e del web fin dai primi anni 90, ha lavorato con i computer per oltre vent'anni ed ancora oggi non smette mai di voler imparare qualcosa di nuovo. Webmaster, tecnico informatico, un passato in HP e titolare di alcuni siti e-commerce italiani.
Top