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Coronavirus, contagi in Italia aumentano e Conte firma il nuovo decreto d’emergenza

I numeri degli infetti da coronavirus continuano a spaventare: 528 ammalati nelle ultime ore, arrivati ad oltre 1.500 mentre, con altri 12 decessi, il numero totale dei morti sale a 41. Ma ci sono anche nuove guarigioni, che ora sono in tutto 83. L’Italia prosegue nella gestione dell’emergenza e il Conte firma un nuovo decreto per fissare linee guida per tutto il territorio nazionale

La misura più forte da parte del cdm per l’emergenza Covid-19 è sicuramente la sospensione delle attività scolastiche fino all’8 marzo nelle regioni “cluster”. I numeri dei contagi continuano a crescere e il bollettino delle persone attualmente positive al virus registra un’accelerazione del 50%. 

Le persone stiano ad almeno un metro di distanza – Numeri mitigati dal dato secondo cui la metà dei soggetti ha per fortuna sintomi lievi o assenti. E con il provvedimento appena entrato in vigore in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, a Savona e Pesaro-Urbino si introduce la regola “droplet”, affinché venga garantita la distanza tra le persone di almeno un metro l’una dall’altra in tutti i bar, ristoranti, pub, negozi, musei e chiese. In questi luoghi l’apertura di locali pubblici è ora “condizionata” a modalità che evitino assembramenti

I sindaci non possono bloccare il decreto – Una misura proposta dagli stessi governatori delle tre Regioni ma ritenuta “difficilissima da applicare” da parte di alcuni sindaci, come quello di Crema, Stefania Bonaldi, per la quale “non è spiegato quale Autorità debba garantirne la corretta applicazione” e “questo comporta gravissimi problemi”. Qualsiasi provvedimento dell’esecutivo sul Covid-19 sarà comunque inappellabile da parte di altri enti, soprattutto alla luce della norma contenuta nell’ultima bozza del decreto legge approvato venerdì scorso e secondo cui sono “inefficaci” tutte le ordinanze dei sindaci in materia di Coronavirus in contrasto con le misure prese dal governo. Per fermare iniziative fuori asse, si prevede che dopo “l’adozione delle misure statali di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 non possano essere adottate e sono inefficaci – recita la norma – le ordinanze sindacali contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali”.

Restano isolate le “zone rosse” – Pugno di ferro nelle zone focolaio. Nelle scorse ore sono diciotto i denunciati pizzicati dalle forze dell’ordine – in Provincia di Lodi – che hanno cercato di eludere i controlli: alcuni cercando di andare in esercizi pubblici uscendo fuori dal territorio, altri tentando di entrarvi per andare a trovare parenti. Nelle ultime ore, ad essere off limits con un provvedimento senza precedenti nella Capitale dall’inizio dell’emergenza, è anche una chiesa di San Luigi dei francesi a Roma, in pieno centro storico, chiusa “per misure precauzionali” e “fino a nuovo ordine”, dopo il contagio di un prete della diocesi di Parigi: il sacerdote era passato nella chiesa di Caravaggio.

AGGIORNAMENTO 1 MARZO

Sono 1.577 i casi di coronavirus in Italia, con 83 guariti e 34 decessi. Ma i morti in realtà sono 7 in più: la Lombardia ne certifica 31 nella propria Regione rispetto ai 24 precedentemente annunciati, per un totale di 41 decessi.

Nel dettaglio regionale, i casi accertati di Coronavirus in Lombardia sono 984, 285 in Emilia-Romagna, 263 in Veneto, 25 in Liguria, 17 in Campania, 49 in Piemonte, 13 in Toscana, 25 nelle Marche, 6 nel Lazio, 9 in Sicilia, 3 in Puglia, 5 in Abruzzo, uno in Calabria e nella Provincia autonoma di Bolzano.

Spiderluca
Classe 1977, studi Giuridici ed Informatici. Appassionato di tecnologia e del web fin dai primi anni 90, ha lavorato con i computer per oltre vent'anni ed ancora oggi non smette mai di voler imparare qualcosa di nuovo. Webmaster, tecnico informatico, un passato in HP e titolare di alcuni siti e-commerce italiani.
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